All’esito del voto del ballottaggio per il nuovo sindaco a Caserta, il prefetto Raffaele Ruberto potrebbe lasciare l’Ufficio di Governo della città capoluogo di Terra di Lavoro.
Si è occupato della vicenda giorni fa il quotidiano La Stampa, raccontando l’oggetto di un complicato braccio di ferro in corso al Viminale e che prevederebbe, tra i suoi effetti a cascata, la possibile partenza dell’attuale prefetto di Caserta per un’altra città.
La partita – racconta La Stampa – nasce da un giro di importanti nomine prefettizie arenatosi nelle ultime settimane per il contrasto ormai non solo strisciante ma assai evidente tra l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini e l’attuale vertice del Viminale, Luciana Lamorgese.
In questo giro di nomine, peraltro usuale per le liturgie burocratiche previste al Viminale, la poltrona più importante da decidere sarebbe quella di Napoli, prefettura di primissima fascia come quelle di Roma e Milano, a causa del pensionamento del prefetto Marco Valentini.
Per Napoli, la Lamorgese non è disposta a rinunciare alle sue prerogative complete di scelta e punta a trasferire sotto il Vesuvio solo un prefetto che non coinvolga interferenze politiche. “La ministra – scrive La Stampa – ha messo tutti davanti al fatto compiuto, facendo sapere che il nome del nuovo prefetto di Napoli è uno solo, e non negoziabile: Claudio Palomba, napoletano e attualmente prefetto di Torino, già in predicato di dirigere l’ufficio legislativo del ministero”.
E qui entra in gioco Raffaele Ruberto, fino ad oggi a Caserta. “Raffaele Ruberto, attualmente prefetto di Caserta – precisa il quotidiano – , in trent’anni ha girato nove città. Tra cui Torino dov’è stato vicario prima della nomina a prefetto, nel 2017, e l’assegnazione a Reggio Emilia. Il ritorno a Torino da titolare sarebbe la conclusione naturale della carriera”.
Sessantacinque anni compiuti lo scorso agosto e barese di nascita, iscritto anche per anni all’Ordine dei Giornalisti della Puglia, Ruberto ha approfondito in questi anni anche la sua frequentazione del tessuto scientifico-culturale del territorio casertano, per esempio quale docente a contratto dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” per l’insegnamento di Diritto dell’immigrazione presso il Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” che ha sede alle porte di Caserta.
All’esito del voto per il ballottaggio per il nuovo sindaco a Caserta e nelle altre città italiane ancora in attesa di un nuovo primo cittadino, la Lamorgese potrà portare all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri la sua proposta di nomine prefettizie, che interesserà probabilmente in prima battuta una decina di nomi.
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