Chi sale e chi scende. A Caserta e nel suo territorio, la cui governance viene da troppi criticata più sui social e al tavolino del bar che con azioni concrete.
CHI SALE: CLAUDIO COLUZZI. Da tempo, ogni domenica, il cronista del Mattino (uno degli ultimi nella redazione di Largo Amico che conosce sul serio le cose di Caserta) compila la pagella di promossi e bocciati, facendo la conta dei malanni della città. Parole sempre equilibrate, più brucianti i voti. Che però non espellono mai nessuno “da tutte le Scuole del Regno” come molti meriterebbero.
CHI SALE: CONFIMPRESE ITALIA. Non sarà conosciuta come le altre associazioni ma quella guidata dallo scoppiettante Piero Monaco, a Governo e Parlamento insediati, è la prima a mettere sul tavolo i temi del fisco, del diritto del lavoro, dell’industria. Il suo presidente nazionale D’Amico ne discuterà venerdì con due deputati di centrodestra. Un appuntamento interessante, se non sarà condito solo da promesse.
CHI SALE: PASQUALE NAPOLETANO. “Sono pervaso da un cortocircuito emozionale quando ascolto l’assessora Martino”: il sarcasmo di Boccalone è tornato. L’avvocato – consigliere di San Leucio non si fa intimorire da accuse di Fake News e minacce di denunce ed è uno dei pochi a gridare “Il re è nudo!” e a cantarle alla Giunta del suo collega e “amico di sempre” Carlo Marino.
CHI SCENDE: GERARDINA MARTINO. Non sono solo gli attacchi di Napoletano a tenerla sulla graticola. Da mesi, a Palazzo Castropignano e fuori del Comune, si rincorrono le voci sulla sua prossima defenestrazione. Non è una questione personale, poi si dirà. Solo una mossa per aggiustare il tiro, sul filo di equilibri sempre fibrillanti tra Caserta, Napoli e il resto d’Europa.
CHI SCENDE: IL MONUMENTO AI CADUTI. Non bastano due cerimonie all’anno per ridare decoro ad un’area che, da anni e nel silenzio totale, ha perso anche la funzione che il lungimirante Luigi Falco gli assegnò, scavandogli sotto un parcheggio al servizio delle principali strade cittadine. Da tempo sigillato. E insidiato ogni giorno da decine di auto in sosta vietata.
CHI SCENDE: IL TURISMO. Non ce lo ricordano nemmeno più i ricorrenti report delle imprese del settore, che anni fa segnalavano gli immobilismi delle istituzioni. Merito, quindi, al consigliere Maurizio Del Rosso che fa interrogazioni, poi annegate nelle secche orchestrate in Comune per cancellare ogni possibile opposizione. Vedremo Del Rosso incatenarsi fuori alla Reggia?
Segnalateci persone e altro da far salire o scendere.
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